Il punto esatto
Sinossi dello spettacolo IL PUNTO ESATTO
Omaggio a Eduardo De Filippo
di Carmine Bianco
Eduardo è deciso ad acquistare il Teatro
San Ferdinando di Napoli, teatro storico della città, ormai in condizioni di
abbandono e degrado. Insieme ai fratelli Titina e Peppino, con i quali ha
formato da qualche anno un sodalizio artistico di successo fondando la
compagnia “I De Filippo”, decide di fare un sopralluogo in questo tempio
dell’arte in rovina per ispezionarlo e capire da dove si possa iniziare con gli
onerosi lavori di riparazione. Con loro ci sono anche: Pupella Maggio, il
figlio Luca e un fotoreporter ingaggiato dal regista e drammaturgo. Siamo nel
pieno conflitto della Seconda Guerra Mondiale e mentre i tre fratelli
discutono animatamente sulla fattibilità dell’acquisto dello stabile,
inizia un raid aereo da parte delle milizie tedesche sulla città di Napoli e
quindi anche sul teatro San Ferdinando. Rumori assordanti di bombe, sirene e
grida di terrore fanno da sfondo a quella che è una vera e propria tragedia.
Poi tutto ritorna d’improvviso al silenzio e loro si ritrovano salvi per
miracolo ma rinchiusi nel teatro poiché inaspettata tutte le uscite del teatro
sono bloccate dalle macerie dei vicini palazzi distrutti dai bombardamenti e i
malcapitati si troveranno costretti in quel luogo senza tempo. Spaventati e
totalmente tagliati fuori dal mondo esterno dovranno fare i conti con le loro
paure e i loro malumori famigliari e con “il genio consapevole, il cattivo,
lo scavalca montagne” Eduardo. Ironia della sorte la loro vita diventa
trama di uno spettacolo in cui: verità, finzione, sacro e profano si
mischieranno fino a diventare un tutt’uno. Il solito gioco fra “il teatro e il
suo doppio”.